Quanto possono far soffrire i gesti e le parole di un uomo? Quanto vero progresso nella società è stato fatto?
Sei mia moglie, non puoi rifiutarti. Neanche Lorenzo approverebbe il tuo comportamento. La nostra Unione è santificata da Dio, sei la mia signora e la mia donna, non puoi rifiutarti…» così dicendo riprese i panni che più gli si addicevano e la strinse a sé con forza, baciandola avidamente come mai aveva potuto prima.
«È solo un bacio, mia piccola schiava» […]
(Florentine – la pupilla del magnifico di Marina Colacchi Simon)
Quando si dice “le parole sono importanti”. Ho scelto questa citazione perché la apprezzo più di tutte. Mi piace il modo in cui l’autrice usa le parole e accentua il concetto del “possesso” e della “proprietà”. I due protagonisti di questa scena sono Matteo Orsini e Vanna De Bardi.
Il giovane è ossessionato dalla dama che lo rifiuta e il suo carattere lo porta a compiere atti socialmente indicibili per noi ma non tanto per l’epoca di Lorenzo il Magnifico. All’epoca possiamo dire che si faceva il buon viso a cattivo gioco più di quanto pensiamo ma ad oggi, le cose sono cambiate veramente così tanto come crediamo o si tratta solo di un nostro autoconvincimento?
Avete fatto caso a quante volte pronuncia la parola MIA? Avete fatta caso anche al suo NO? “Non puoi” ma perché? Perché la loro unione è santificata da Dio? Una donna davvero NON PUÒ opporsi ad un uomo anche se è sposata? All’epoca forse sì, ma oggi?
Oggi è facile dire che la donna è libera di rifiutarsi, esiste il divorzio. Si può denunciare un uomo ossessivo possessivo, un uomo violento. Insomma oggi la società ci da tante vie di fuga ma è così facile? Io, purtroppo, credo che sia più facile a dirsi che a farsi. L’uomo ha anche la capacità di plagiare psicologicamente una donna e questa è un arma difficile da schivare. Di solito l’uomo fa leva sulla psicologia della donna per renderla vulnerabile, per abbassare la sua autostima convincendola che da sola non è in grado di stare, che ha bisogno di lui per sopravvivere ed è così che la donna diventa psicologicamente “schiava” dell’uomo (ci tengo a precisare che non sono una psicologa ma parlo in quanto donna e dopo avere studiato e letto diversi fatti di cronaca e essermi informata leggendo e documentandomi).
Anche Matteo Orsini considera Vanna la sua schiava e rafforza il concetto con MIA. Perché la donna è di sua proprietà ed è ampiamente sostenuto in questa convinzione dall’atto matrimoniale, questa forse è la cosa che più mi terrorizza. Perché non posso e non voglio credere che Dio e/o la chiesa approvi questo tipo di unioni. Ma questo succedeva all’epoca, quando la parola di Dio era indiscutibile, quando il divorzio non era pensabile perché considerato offesa all’altissimo, quando solo la chiesa poteva annullare il matrimonio solo nel caso in cui non fosse stato consumato. Ad oggi, quali supporti ha un uomo per considerare la donna una proprietà privata?
Forse, al livello sociale non siamo più disposti a tollerare questo genere di rapporti malati ma, secondo me, mettere a disposizione solo delle leggi che tutelano le donna non è sufficiente. Bisognerebbe fare un lavoro più profondo, partendo dalle basi dell’educazione fin dai primi anni di vita perché si cari uomini, se voi siete nati è grazie ad una donna che ha avuto forza e pazienza per partorirvi. Ad oggi le donne sono consapevoli di avere strumenti a loro disposizione per evadere da una situazione di violenza ma questi strumenti devono sicuramente essere sistemati per essere il più efficaci possibili perché ancora esistono falle e lacune enormi e la cronaca ci è testimone di tutto ciò. E bisogna (mio personale e umile parere) educare gli uomini che le donne non sono giocattoli. E a proposito di giocattoli, chi sa se fare giocare i maschietti con le bambole non sia un ottimo modo per insegnargli a rispettare le donne?
Spero che questo articolo vi sia piaciuto, fatemi sapere la vostra opinione in merito. In tanto vi invito a leggere Florentine – La pupilla del magnifico di Marina Colacchi Simone.
Tornerò presto ad aggiornarvi su tante altre curiosità parlandovi delle mie iniziative e idee con la speranza che vi possano piacere. Un abbraccio @libera_di_leggere.