Rapporti matrimoniali instabili, tossici in cui la donna ama il proprio marito/compagno/fidanzato nonostante sia consapevole del tradimento.
Come si fa a perdonare o peggio giustificare un tradimento? Come si può accettare una relazione a tre?
Caterina sapeva che avrebbe dovuto odiarlo per tutto quello che aveva fatto, eppure non vi riusciva. Piuttosto, riservava sulle nuove conquiste tutto il rancore possibile: erano loro le corruttrici e le sgualdrine. Enrico ai suoi occhi era assolutamente incolpevole e, malgrado tutto, meritava il suo amore. Era debole, certo, ma in ultima analisi innocente.
(I Medici – una regina al potere di Matteo Sturkul)
Ovviamente in questo caso andrebbe contestualizzato il rapporto. È del tutto legittimo pensare che, all’epoca di Caterina de Medici regina di Francia, fosse del tutto normale che il re avesse numerosi amanti e che la donna dal basso della sua posizione non avesse voce in capitolo. Beh, personalmente, conoscendo i personaggi, vi posso assicurare che Caterina aveva molto più potere di quanto vogliamo credere ma perché non proviamo ad uscire dal passato e ricollocare questo “atteggiamento” nel presente?
Non è particolarmente difficile, basta sentire o leggere la cronaca quotidiana per imbattersi in casi simili dove la donna giustifica il comportamento infedele del marito/compagno e nel peggiore dei casi anche la violenza dell’uomo viene perdonata accampando le giustificazioni più disparate.
Assolutamente non siamo qui per giudicare le donne in questione ne tanto meno per accusare qualcuno. Si fa un semplice discorso generale sempre con la dovuta premessa che io non sono nessuno per dettare sentenze psicologiche o consigli, peggio ancora dire a chiunque cosa sia giusto fare o come si devono comportare però approfitto di questo spazio per invitare, chiunque si senta in pericolo, a denunciare ogni forma di violenza fisica o psicologica.
Adesso possiamo valutare le sensazioni ed emozioni di Caterina per come ci sono state rappresentate dall’autore del libro (preciso anche che l’autore ha fatto numerose ricerche per studiare i personaggi storici) e direi di partire dal principio ma cercate di non focalizzarvi sul passato, pensate al presente, fate finta che tutto accada qui e ora.
Caterina è consapevole che dovrebbe odiare il proprio marito perché lui la tradisce senza pudore ma non ci riesce, perché? Perché succede che una donna non riesce ad odiare l’uomo anche se è consapevole che lui la ferisce? La risposta può essere Amore? L’amore può veramente essere così potente da farci provare un perdono così forte o semplicemente ci annebbia la vista fino a renderci incapaci di essere persone ragionevoli?
Io credo nella seconda altrimenti non si spiegherebbe come mai Caterina decida di riversare il suo odio e la frustrazione sulle amanti del marito (seconda frase) . Ecco forse, dal mio personale punto di vista, qui si scatena una sorta di reazione a catena. Lei odia il marito ma l’amore la acceca allora cerca un capro espiatorio e lo trova nelle amanti perché, dal punto di vista della moglie, loro lo corrompono, sono donne prive di amor proprio che per entrare nelle grazie di suo marito sono disposte a tutto. Qui sorge spontanea la domanda: che fine ha fatto la solidarietà femminile? Io non penso che la colpa, tra due amanti, sia solo di una persona ma bensì di entrambi perché, come avviene in ogni tipo di relazione, le cose si fanno in due. Ipoteticamente parlando: se mio marito mi tradisce è perché lo vuole anche lui in quanto è una persona capace di intendere e di volere fino a prova contraria e, a meno che lui non venga minacciato o ricattato non vedo perché la colpevolezza del tradimento debba essere accolta solo alla sua amante; Nell’atto del tradimento erano in due quindi in due sono colpevoli. È come se andassimo in due a fare una rapina dividendo equamente il bottino ma in carcere ci finisse solo uno, perché? Non ha senso?
La situazione peggiora quando Caterina inizia a giustificare il marito. Perché tra il PERDONARE ed il GIUSTIFICARE c’è una differenza infinita. Ma continuando sulla linea giuda della reazione a catena è un processo, quello della giustificazione, è “corretto”. Credo che per riuscire a odiare le amanti e riservare a loro tutta la propria rabbia e disgusto in qualche modo, sempre secondo me, Caterina non abbia perdonato il marito ma semplicemente si sia limitata a giustificare il suo comportamento. Sono fermamente convinta di questo in quanto se un essere umano riesce a PERDONARE non ha bisogno di cercare colpevoli in terzi. Caterina era altrettanto fermamente convinta dell’innocenza del marito in quanto lo considerava debole di carattere, facilmente influenzabile dal volere altrui e per questo ancor di più meritevole del suo amore sconfinato perché ai suoi occhi Enrico era la vittima della questione.
Ora che abbiamo analizzato sommariamente il rapporto tra Caterina ed Enrico capite perché vi dicevo che non serve contestualizzare il rapporto? Capite che questo tipo di rapporto esiste ancora oggi e in alcuni casi con delle aggravanti perché le situazioni simili oggi finiscono in modo drammatico. Ovviamente non facciamo di tutta l’erba un fascio, ma la cronaca ci racconta numerosi episodi, purtroppo.
E altre situazioni analoghe, banalmente, le vediamo nei programmi di intrattenimento (non entro e non voglio che si entri nel merito di quanto questi programmi siano intelligenti o ignoranti). Non ultimo il “caso di un tradimento” dove l’uomo all’interno dello show televisivo viene sedotto da una collega e la compagna si arrabbia con la donna accusandola di avere sedotto il suo uomo. Ora, io non credo che l’uomo fosse innocente al 100% anzi, se gli dava fastidio, amava la sua compagna o per mille altri motivi non gli garbavano le attenzioni della sua collega avrebbe potuto tranquillamente ed educatamente allontanarla ma no c’è stato con tutte le scarpe. Quindi perché la compagna ha inveito contro l’altra donna giustificando l’uomo? Addirittura ho letto che “è la natura dell’uomo” certamente ma la natura della donna è essere seduttrice o sbaglio? Quindi la colpa da che parte sta se non nel mezzo e torniamo al discorso di apertura dove vi dicevo che le cose si fanno sempre in due.
Bene chiudo qui questo papiro prima di essere linciata da qualcuno perché troppo prolissa haha ma vi aspetto nei commenti per discuterne e ovviamente il mese prossimo con un nuovo articolo.
Tornerò presto ad aggiornarvi su tante altre curiosità parlandovi delle mie iniziative e idee con la speranza che vi possano piacere. Un abbraccio @libera_di_leggere