I ragazzi di Villa Emma di Annalisa Strada e Gianluigi Spini
Se tu fossi in giro per l’Europa senza di me, vorrei che qualcuno ti aiutasse. E nella vita bisogna comportarsi seconda coscienza: fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te. Solo così potremo continuare a sentirci profondamente umani
È una storia vera.
Luglio 1942.
Nonantola provincia di Modena.
Alla stazione dei treni scende un gruppo di ragazzi provenienti dall’Europa orientale. Sono spaventati, spaesati, non parlano italiano e sono ebrei, in fugo dalla guerra e dalle deportazioni. Hanno intrapreso un lungo viaggio pieno di pericoli e il coraggio, unito all’intraprendenza, di un intero paese farà la differenza.•
Un libro per non dimenticare gli orrori del passato e per far conoscere storie che hanno affiancato questo orrendo periodo.
La villa è sempre lì e in alcuni periodi si può visitare. Si chiama così perché il primo proprietario la fece costruire per la moglie.
Dei 74 giovani solo uno non si salvò perché, essendo malato, non riuscì a mettersi in viaggio ma fu scoperto, deportato e morì nel più famoso dei campi di concentramento.
Questo è libro ad Alta Leggibilità quindi per tutti, dai nove anni in su.