Iniziativa #unannoconamélie della “divulgatrice libresca” @_booksinlove_
Un anno con Amélie: 9 mesi, è nata
Siamo ormai giunti al nono mese della maratona di lettura dedicato ad Amélie Nothomb.
Durante l’ottavo mese si sentiva che qualcosa stava per nascere e finalmente sono lieta di annunciarvi che la dipendenza da Nothomb ha visto la luce grazie alla lettura di Barbablù.
Anche gli altri due romanzi sono stati tanto apprezzati e andremo a scoprirli ora, con la certezza di incuriosire qualche lettore.
Barbablù – 2012
Amélie si cimenta nel suo sport preferito: la riscrittura di fiabe. Nel 2012 tocca all’omonima fiaba di Charles Perrault: Barbablù, personaggio tanto interessante quanto simpatico alla scrittrice.
Saturnine è la protagonista femminile del romanzo, vive con una sua amica nella provincia di Parigi e cerca una sua indipendenza. Risponde a un annuncio di affitta camere pubblicato da Don Elirio Nibal y Milcar, uno spagnolo molto stravagante che accetta con entusiasmo la compagnia di Saturnine mediante un affitto estremamente basso. La giovane donna si ritrova ad alloggiare in un sontuoso appartamento parigino e a gustare piatti prelibati e bere Champagne pregiato ogni giorno.
In questo romanzo perfettamente calibrato troverete l’allegoria della crescita (il desiderio di indipendenza di Saturnine), come anche un gioco di colori che spiccano vivissimi tra le righe, oserei dire un romanzo dell’armocromia.
“L’inventore dello champagne rosé ha ottenuto il contrario di quello che cercavano gli alchimisti: ha trasformato l’oro in granatina.”
La nostalgia felice – 2013
L’anno seguente la Nothomb ripropone un romanzo autobiografico durante il quale torniamo in Giappone insieme all’autrice, un Giappone distrutto dal disastro di Fukushima. Il libro è stato scritto un anno dopo l’uscita in televisione del documentario ed è l’adattamento letterario fedele delle immagini del piccolo schermo. Molti lo hanno definito come un docu-libro, ma questa terminologia non mi piace affatto. Preferisco definirlo un libro curativo. In effetti, assistiamo alla guarigione di Amélie e del suo “mal del Giappone”. L’autrice ricorda il paese del Sol Levante come la terra ideale, il paradiso dal quale è stata strappata da piccola e questi ricordi erano dolorosi.
Durante questo viaggio Amélie capisce la vera essenza della nostalgia nipponica (natsukashii):
“è l’istante in cui la memoria rievoca un bel ricordo che la riempie di dolcezza”
Un po’ come Proust e la sua madeleine. D’altronde Amélie lo ha sempre pensato che Proust fosse un autore profondamente nipponico.
Ho amato molto questo romanzo proprio perché mi sono ritrovata nelle parole di Amélie. Purtroppo non tutti sono dello stesso parere e fosse La nostalgia felice è stato uno dei romanzi meno apprezzati dal grande pubblico.
Pétronille – 2014
Il nono mese si è concluso con la lettura di Pétronille, anch’esso autobiografico, in cui la Nothomb racconta il suo incontro con una lettrice molto particolare: Pétronille Fanto (Stéphanie Hochet nella realtà). Amélie vede in questa giovane donna una buona compagna di bevute. Pétronille incontra Amélie durante la presentazione di un suo romanzo per poi perdersi di vista. Il destino le fa rincontrare alla presentazione del primo romanzo della Fanto. Le due donne sono diametralmente opposte: Amélie parla sempre educatamente, Pétronille è spontanea e chi se ne frega se qualcuno si offende; la prima cerca di vestire a modo mentre la seconda opta per uno stile tutto suo. Per riassumere ci troviamo davanti ad un binomio esplosivo.
Molti passaggi potrebbero sembrare inventati; ma Amélie durante le varie interviste conferma che tutto quello che viene narrato è accaduto veramente, tranne il finale sfacciatamente nothombiano.
Petronille è un romanzo sull’amicizia ma non solo. È anche un’opera piena di stile, precisa ed elegante. Amélie gioca anche con il lettore citando tutti i libri pubblicati da Pétronille Fanto, che sono in realtà romanzi di Stéphanie Hochet.
Qualche esempio:
Senape dolce diventa Aceto di miele
Il combattimento dell’amore e della fame viene trasformato in Amare a stomaco vuoto
La distribuzione della luce si scurisce diventando La distribuzione delle ombre
Anche Pétronille è stato ampiamente criticato come un romanzo ego riferito ma io non riesco a vedere nessuna malvagità o superbia nei romanzi della Nothomb.
Amo troppo questa scrittrice?
Forse, ma se ciò mi rende felice non deve risultare logico a nessuno.
Un anno con Amélie proseguirà ancora per poche settimane.
Emilie ama definirsi “divulgatrice libresca”, se vuoi seguire le sue iniziative su Instagram cercala su @_booksinlove_
Durante il decimo mese verranno letti i romanzi Il delitto del Conte Neville, Riccardin dal ciuffo e Colpisci il tuo cuore.